- Data di pubblicazione
- 06/05/2022
- Ultima modifica
- 06/05/2022
Mario Ramous, un intellettuale a Bologna
Alle Collezioni Comunali d’Arte una mostra dal 7 maggio al 4 settembre
Poeta, latinista, critico d’arte e direttore editoriale: Mario Ramous, nato a Milano nel 1924 ma cresciuto intellettualmente tra Firenze e Bologna, è il protagonista di una mostra per curiosi: curiosi di un tempo in cui il fervore culturale e il confronto artistico tra intellettuali permeavano la quotidianità ed erano la base per ogni lavoro creativo.
Il percorso espositivo allestito in sei splendide sale delle Collezioni Comunali d’Arte a Palazzo d’Accursio svela per la prima volta alcune opere d’arte di pregio appartenenti alla collezione personale di Mario Ramous, tra cui un disegno di Giorgio Morandi del 1915 dal titolo Piatti, segno dell’amore che il poeta e scrittore d’arte aveva per il pittore bolognese; il grande olio Omaggio a Carpaccio di Concetto Pozzati (1964); una tecnica mista di Rodolfo Aricò del 1965, Forma e campionario, un olio su tela di Sergio Romiti del 1949.
E poi manoscritti di poesie e traduzioni, poesie visive, disegni pubblicitari inediti, spartiti musicali, articoli di critica e rari volumi degli anni Sessanta e Settanta a documentare i molteplici i linguaggi, le contaminazioni e gli incontri amicali che Ramous intrattenne con grandi nomi del ’900, tra cui Pietro Bonfiglioli, Pirro Cuniberti, Francesco Flora, Marino Marini, Gianni Scalia, Emilio Scanavino, Mario Sironi, Adriano Spatola.
L’iniziativa nasce dal desiderio di Michele Ramous Fabj di raccontare la molteplicità degli interessi del padre, la sua costante attività di ricerca e studio e la propensione al confronto e al dialogo con i suoi contemporanei. E vuole anche gettare uno sguardo sul passato e sulla storia di Bologna, ricostruendo quel periodo di grande fermento culturale e politico che si respirò tra gli intellettuali dopo gli anni bui del Ventennio.
La mostra è curata da Maura Pozzati oltre che Michele Ramous Fabj e prevede orari di apertura straordinari nell’ambito di Art City Bologna.